“Attenzione! Anche i progetti buoni e generosi come quelli ideati per contrastare la povertà possono nascondere il rischio di luoghi comuni e di facili moralismi. Bisogna andare al fondo delle questioni e chiedersi: Perché devo interessarmi ai poveri? San Francesco ha lasciato le ricchezze paterne non perché amava la povertà, ma perché aveva trovato una ricchezza più grande. Quale ricchezza avete trovato voi? Questo progetto è stato all’altezza del vostro desiderio di felicità? Vi ha aiutato a cambiare il modo di vivere, di concepire la vita e soprattutto di gustarla?” E’ stato decisamente provocatorio l’intervento di don Gianluca Pelliccioni, parroco di Monteprandone, che lunedì 14 maggio ha incontrato, presso il Cinema Loreto, gli studenti delle Scuole Superiori di Pesaro con i loro docenti di religione, a conclusione di un percorso formativo guidato da alcuni volontari e dai ragazzi del Servizio Civile della Caritas Diocesana.
Scuole. Una provocazione che certamente nulla voleva togliere al lavoro importantissimo di quei giovani, ma intendeva sottolineare la necessità di non perdere di vista il nesso tra il loro impegno verso la povertà e le loro esigenze più profonde. Del resto far intravedere questo legame e suscitare tutte le domande connesse è proprio dell’educazione: obiettivo primo, come ha ricordato S.E.Mons Coccia, anche della Caritas. La quale, infatti, entrando nelle scuole, si è proposta di avviare un percorso educativo, suscitando negli studenti l’interesse per il bisogno dell’altro e il desiderio di offrire una risposta. Tredici classi delle quaranta coinvolte – 4ª A,B,C,D,E,G del Liceo Classico e Linguistico Mamiani; 4ª B,D del Liceo Scientifico Marconi; 4ª B,C,E del Liceo Artistico Mengaroni; 3ªD e 4ª A dell’Istituto Agrario Cecchi – hanno presentato, sotto la regia di Andrea Mancini, i loro progetti per contrastare le forme più disparate di povertà presenti nel nostro territorio: dal disagio economico a quello relazionale; dalla disabilità alla solitudine degli anziani; dalla mancanza di spazi verdi e di servizi per la città alla mancanza di senso del vivere.
Caritascamp. Erano presenti anche il Sindaco Matteo Ricci, l’Assessore alla Crescita Giuliana Ceccarelli, l’Assessore alla Solidarietà Sara Mengucci: a testimonianza del valore sociale e politico, oltre che educativo e culturale, dell’impegno dei giovani nel mondo del volontariato. Il prossimo appuntamento che la Caritas propone agli studenti è a Villa Baratoff dal 18 al 23 giugno per un’esperienza di vita comunitaria, di attività interculturali e di incontri formativi.