Il terzo appuntamento di FanoTeatro, la rassegna di prosa organizzata dalla Fondazione Teatro della Fortuna, in collaborazione con AMAT, è andato in scena la scorsa settimana con la pièce “Sisters. Come stelle nel buio” di Igor Esposito, prodotta da Nuovo Teatro e diretta da Valerio Binasco (con scene di Carlo De Marino, costumi di Sandra Cardini e musiche di Arturo Annecchino). Una commedia particolarmente drammatica e tagliente che, in alcuni momenti, tenta di far ridere e lascia trapelare dell’ironia, ma è un umorismo nero, che suscita inquietudine e malinconia. Ad essere rappresentata è la storia di due sorelle, che da anni vivono, anzi non vivono il presente, perché troppo occupate a pensare al passato.
Entrambe sono vittime del loro ego e della loro ambizione. Chiara, intensamente interpretata da una insolita Isabella Ferrari, è costretta su di una sedia a rotelle a causa di un incidente mentre era all’apice di una brillante carriera di attrice cinematografica. Regina, che ha invece il volto e l’energia di Iaia Forte, in passato è stata una bambina prodigio che cantava e ballava, ma in seguito non ha realizzato le aspettative; la conseguente frustrazione è poi sfociata in lei in alcolismo e persino in maltrattamenti verso la sorella invalida.
Il regista Binasco in questo lavoro ha trovato un forte potenziale teatrale e raccontando il conflitto famigliare esasperato delle due sorelle ha raccontato il vuoto di tante esistenze, basate solo sull’apparire. Anche la casa in cui vivono appare ambigua; è un luogo reale ma nello stesso tempo metaforico.Si esce turbati, scossi, ma va bene così, se scuoterci può servire a riscoprire il valore della vita. Il teatro è anche questo