È scomparsa all’età di 91 anni la professoressa Eleonora Mariotti Travaglini. Si è ricongiunta al marito e agli amati fratelli Scevola e Italo, illustri latinisti. Figlia del professore di francese Scevola Mariotti senior, Eleonora aveva sempre vissuto in un ambiente culturalmente molto vivace.
Lucio Accio. Dopo gli studi umanistici si era dedicata all’insegnamento. Per molti anni è stata docente di Lettere alla scuola media “Lucio Accio” formando generazioni di giovani con dedizione e passione per il proprio lavoro. In questa sua ‘missione’ l’obiettivo di un corretto apprendimento si coniugava sempre con l’attenzione alla persona nel delicato momento della crescita che si traduceva in un atteggiamento dolce e materno. Per questo è stata molto amata dai suoi studenti, uno dei quali ha voluto dare a sua figlia proprio il nome della sua professoressa d’Italiano, Eleonora. Lettrice instancabile, si teneva sempre aggiornata sulle iniziative culturali cittadine, fra cui quelle promosse dalla Società Dante Alighieri, alle quali ha preso parte finché la salute glielo ha consentito. Leggeva con interesse e regolarità Il Nuovo Amico: anche il suo attuale direttore è stato suo alunno. Dopo la morte del marito, il pittore Ettore Travaglini, si è sempre prodigata per promuovere la conoscenza e la valorizzazione della sua opera, culminata nella bella mostra organizzata a Palazzo Gradari nel 2005. Oltre ad una moglie ed una madre premurosa, Eleonora Mariotti è stata custode attenta delle tradizioni familiari che ha tramandato ai figli Riccardo e Roberto.
La fede. Nel corso della cerimonia funebre che si è svolta in Duomo alla presenza dei familiari, dei parenti e degli amici, don Roberto Sarti ha ricordata la sua figura di donna mite e generosa, di una forza che si nutriva di sani principi. “Animata da una fede autentica e profonda – ha sottolineato il sacerdote – l’ha testimoniata con coerenza nel corso di tutta la sua vita”. Frequentava assiduamente la parrocchia del Duomo alimentando la sua fede con l’ascolto della Parola e partecipando all’Eucarestia. “Per questa sua presenza costante – ha proseguito Don Roberto – lascerà un vuoto significativo in questa chiesa Cattedrale. Dopo aver compiuto il suo cammino nella fede e nella speranza, ci consola la certezza che Eleonora finalmente contempla faccia a faccia la bellezza del volto di Dio”. Il celebrante ha ringraziato il Padre per il grande dono della carissima Eleonora, di questa persona preziosa che il Signore ci ha messo accanto e che, come ognuno di noi, reca ai fratelli il volto di Gesù. “Rimane la traccia della sua testimonianza umana e cristiana di donna onesta e fedele, con una particolare devozione per Santa Teresa del Bambino Gesù, che coloro che restano e che l’hanno amata sono chiamati a raccogliere e a sviluppare”