Gentile signor direttore,
attraverso il suo giornale vorrei fare un appello ai nostri amministratori comunali affinché non si perda l’opportunità di rendere la nostra Pesaro al passo con i tempi. Mi riferisco ai lavori stradali oggi in atto in via San Francesco e in Corso XI Settembre ma più in generale al restyling della città. È questa l’occasione per fare in modo che vengano eliminate (a costo zero) le barriere architettoniche quali scivoli troppo ripidi e gradini di ingresso ai negozi rendendoli fruibili da parte di tutti i cittadini e i turisti. Trent’anni fa, quando uscivo per Pesaro, erano in molti ad avere uno sguardo di curiosità o interesse o sorpresa nei miei confronti solo perché ero una dei pochi che giravano in carrozzina, o sedia a rotelle. Oggi invece è cresciuto il numero delle persone che non si fa problemi a vivere la città in qualsiasi condizione fisica si trovi e, udite udite, molto spesso si tratta di turisti. Ebbene sì. Ci sono persone con disabilità a cui piace viaggiare e visitare posti nuovi e perché no, entrare nei negozi e fare acquisti. Le persone con disabilità sono turisti come gli altri e rappresentano una fascia di mercato in espansione non trascurabile. Esistono leggi che da più di vent’anni “obbligano” ad abbattere queste famose barriere architettoniche. Ma credo che oggi la parola “obbligo” risulti stonata perché dovrebbero essere le amministrazioni, i proprietari dei negozi ed esercizi pubblici ad adeguarsi spontaneamente.
Non c’è nulla di male a considerare la questione anche come un’opportunità economica, e far sì che la nostra città sia ricordata non solo come terra dei motori, della bicicletta e della musica ma anche per la visibilità degli edifici pubblici e non, per la fruibilità delle sue spiagge. Oggi spesso a Pesaro mi capita di provare un senso di frustrazione quando vedo in vetrina qualcosa che piace ma non posso entrare in negozio per scegliere. Non sempre sono in compagnia di qualcuno che attira l’attenzione della commessa e anche quando accade, a voi piacerebbe provare una camicia per strada? Pensateci! Io rinuncio direttamente e non suono nessun campanello per farmi tirare fuori la rampa, interrompendo così il lavoro dei commessi. Io compro solo dove posso entrare. “Qui non posso entrare”: questa frase rievoca altre epoche e altre situazioni ma la sostanza è la stessa. Auspico una seria e serena riflessione da parte degli amministratori comunali che spero potranno, diventando anziani, usufruire del loro stesso lavoro odierno. Grazie per l’attenzione.
Vanna Leonardi
Gentile signora Leonardi, non servono tanti commenti alla sua garbata lettera, semmai urge una risposta che noi al momento non siamo in grado di fornire. Sappiamo che i lavori di risistemazione del manto stradale in Via S. Francesco stanno avvenendo nel rispetto della normativa sulle barriere architettoniche. Nessuna voce invece si è udita circa l’altro importante cantiere di corso XI Settembre anche se, secondo indiscrezioni raccolte, pare proprio che rimarrà il gradino per accedere a tutti i negozi della via.
Grazie alla sua lettera però abbiamo scoperto che Pesaro è maglia nera sul fronte delle città accessibili alle persone disabili. In una scala da 1 a 10, la nostra città si è vista assegnare uno dei voti più bassi: 4. Il dato emerge dalla “Indagine italiana sulla vivibilità e l’accessibilità delle provincie d’Italia” realizzata da Anmil qualche mese fa. Oltre 400 mila iscritti delle sedi regionali in tutta Italia ci hanno relegato all’85° posto sui 106 capoluoghi analizzati. Stranamente però il dato non ha avuto alcuna eco in città. Piuttosto sappiamo tutto su Pesaro capitale dello sport, della bici, del sole che sorge e tramonta nel mare. Tutte cose forse utili per vendere la città turisticamente. Eppure a tantissime persone disabili e anziani di tutto ciò non importa nulla ed evitano di venire a Pesaro. Su internet esistono numerosi forum e siti turistici dedicati proprio all’accessibilità e naturalmente Pesaro non viene mai menzionata.
Con fiducia aspettiamo insieme a lei una risposta dai nostri amministratori.
Grazie e a presto
Il direttore
1 commento
Forse c’e’ stata un’inversione di giudizio riguardo le barriere architettoniche tra via s.Francesco e Corso XI Settembre. Il “gradino” ,che e’ in via S.Francesco, e che si presume verra’ illuminato alla base per un effetto scenografico a cui e’ facile pensare piu’ gradito alla politica locale, in effetti non tiene conto della disabilita’ a cui, invece, si dovrebbe porre la massima attenzione. Si sa’ che Pesaro e’ la citta’ della gioia e della felicita’ ed e’ forse per questo che pensare a chi di queste prerogative ne ha perse un po’, diventa un’operazione evidentemente difficile. E’ un po’ coem la spiaggia per cani che la maggioranza aveva detto di voler realizzare ma a cui, non certo per sbadataggine, non ha piu’ pensato a realizzare.. Gli animali , in fondo, sono un po’ come i disabili e i bambini , hanno bisogno sempre di qualcuno che li aiuti un po’ ma, sistematicamente, vine meno il pensiero di ricordare che una citta’ a misura d’uomo si realizza solamente se pensata e realizzata sulle necessita’ dei piu’ “deboli”
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