Primo atto istituzionale della Fondazione Caritas Pesaro, nata recentemente con il compito di “testimoniare la carità”, “promuovere una cultura della solidarietà”, “rispondere ai bisogni relazionali, spirituali e socio-economici delle persone che vivono in situazione di precarietà e disagio”. Martedì 16 maggio, nella Sala del Consiglio Comunale, il direttore della Fondazione, Emilio Pietrelli, ha firmato – insieme ad Antonello Delle Noci per il Comune di Pesaro e a Domenico Pascuzzi, presidente dell’Ambito Territoriale Sociale n. 1 – il Protocollo di intesa “Città accoglienti: realizzazione di un sistema integrato di azioni e risorse per uno sviluppo umano integrale”.
Come si è giunti a questa decisione? Si è partiti innanzitutto dal registrare concordemente un dato preoccupante – ha affermato Andrea Mancini, direttore del Centro di Ascolto diocesano: il forte incremento, verificatosi nel 2016, delle richieste di aiuto da parte di cittadini “residenti” nel territorio dell’arcidiocesi (o nell’ambito territoriale n. 1 che in linea di massima gli corrisponde); in un anno sono stati effettuati 6.000 interventi dalla Caritas diocesana e 40.000 dalle Caritas parrocchiali. Di fronte ad una situazione così critica, ha affermato Roberto Drago, coordinatore dell’ATS n.1, si è imposta la necessità di “avviare una collaborazione e un lavoro di concertazione, al fine di condividere, programmare e realizzare interventi integrati di sostegno e inclusione sociale”.