Sull’Appennino dell’entroterra pesarese, nel Comune di Borgo Pace ai confini con la Toscana e l’Umbria, ci si trova in luoghi di una bellezza unica e dalla storia millenaria. Al centro della Massa Trabaria nella piccola frazione di Lamoli scopriamo un vero gioiello dal grande valore artistico e spirituale: l’Abbazia di San Michele Arcangelo.
Costruita nel IX secolo da monaci benedettini trasmette ancora sensazioni antiche nel piccolo paese di questo territorio ancora integro e dove sembra che il tempo si sia fermato. Al fine di salvaguardare questo monumento, i poco più di cento abitanti di Lamoli e della vicina Sompiano hanno formato un Comitato per valorizzare l’Abbazia e farla votare tra i “Luoghi del cuore” in vista dell’ottavo censimento del Fondo Ambiente Italiano (FAI). Per saperne di più abbiamo incontrato la presidente del Comitato Nadia Favretto.
Che cosa ha spinto una piccola comunità come la vostra a partecipare a questa edizione del Fai?
Innanzi tutto l’amore per il paese che vorremmo valorizzare e preservare. La nostra Abbazia, come risulta da documenti e scritti conservati, era una delle più importanti della zona, sia per posizione che per l’entità dei suoi possedimenti. Inoltre la grande nevicata del 2012 ha creato qualche problema al tetto e avremmo necessità di ripararlo.
Quali iniziative avete preso in merito e quale riscontro ne avete avuto?
Come comitato abbiamo aperto una pagina Facebook e un sito web per darne il maggior risalto possibile e abbiamo cercato di coinvolgere per la raccolta firme esercizi commerciali e scuole dei vicini paesi limitrofi. All’inizio ci sono state poche adesioni ma confidavamo, e così è stato, di raccogliere voti durante le manifestazioni estive: Sagra della Panzanella e la Festa di Maria Assunta che con suoi quadri viventi richiama gente da tutta la provincia e regioni confinanti. In questo percorso abbiamo trovato il sostegno oltre che dalla nostra parrocchia, dalla Proloco Trabaria di Lamoli, dalla Proloco Meta-Auro di Borgo Pace, dall’Ufficio Turistico di Borgo Pace e dall’Arcidiocesi di Urbino con il nostro Arcivescovo mons. Giovanni Tani
Inoltre tramite Facebook siamo stati contattati dal Sig, Luigi De Luca di La Spezia che ci ha proposto di realizzare un gemellaggio con la loro chiesa di Pegazzano, un quartiere della città. Naturalmente abbiamo aderito con molto entusiasmo.
Quale sono le cose che uniscono Lamoli a La Spezia?
Anche la loro chiesa è dedicata a San Michele Arcangelo, ma la cosa curiosa che abbiamo scoperto di avere in comune e che ci unisce quasi come una reale stretta di mano è il primo tracciato del sentiero Italia che dal 1984 percorre tutto l’Appennino Tosco-Emiliano, da Bocca Trabaria, sul confine Umbro-Marchigiano, fino al Passo dei Due Santi, in provincia di La Spezia, dove inizia l’Alta Via dei Monti Liguri. La nostra collaborazione con loro è così attiva e fattiva che nell’articolo apparso su La Gazzetta di La Spezia siamo stati definiti i Leoni di Lamoli. A tutto il comitato di Pegazzano va il nostro grazie più sentito per l’aiuto che ci stanno offrendo.
A tutt’oggi qual è il posto che occupate nella classifica provvisoria del FAI ?
Al momento attuale siano al 29° posto a livello nazionale e al 1° posto a livello regionale e questo ci rende veramente orgogliosi in quanto una piccola comunità come la nostra sta riuscendo a tener testa a luoghi molto più frequentati e conosciuti. Ci sentiamo piccoli come Davide tra tanti Golia ma ogni giorno troviamo persone che ci sostengono e ci aiutano e questo è bellissimo. Tanti stanno imparando a conoscere il nostro paesello e tanti lo ritirano fuori dal cassetto dei ricordi in quanto moltissime persone di tutta la nostra provincia e di altre parti d’Italia si ricordano di aver trascorso a Lamoli qualche settimana nelle case-vacanza quando erano bambini o adolescenti. Credo siano veramente poche le parrocchie del pesarese che non abbiano portato qui i loro ragazzi, almeno una volta. Certamente si ricorderanno di Don Mario Amati, il nostro amato parroco che li accoglieva con un sorriso e che oggi, purtroppo, non c’è più ma che tantissimo ha fatto per la nostra comunità e per l’intero complesso Abbaziale. Siamo sicuri che molti lettori di questo giornale, ormai adulti si riconosceranno e scopriranno di avere Lamoli e la sua Abbazia ancora nel cuore.
C’è qualcosa che vorrebbe dire ai nostri lettori ?
Naturalmente di sostenerci votando online o firmando il cartaceo che possono trovare in alcune Parrocchie della Provincia e di dar il voto in egual modo anche alla Chiesa di Pegazzano a La Spezia, ricordando che si può votare fino al 30 Novembre 2016.