
MA A PESARO L’OPPOSIZIONE ABBANDONA L’AULA
Nasce l’Unione dei Comuni
del San Bartolo e del Foglia
Il Consiglio comunale di Pesaro ha approvato l’unione dei Comuni del San Bartolo e del Foglia. Il via libera è arrivato lo scorso 2 febbraio, al termine di un dibattito di oltre quattro ore. Ben quattordici gli emendamenti presentati (12 del Movimento 5 Stelle, uno della maggioranza e uno di Ndc (con primo firmatario Dario Andreolli), di cui solo due approvati (quello della maggioranza e uno di M5S). L’opposizione (Forza Italia, Noi siamo Pesaro, Movimento cinque stelle e Nuovo centro destra) non ha partecipato al voto abbandonando l’aula come segno di dissenso. Come è emerso dal dibattito in aula infatti, l’opposizione riteneva che il percorso che ha portato alla nascita dello statuto dell’Unione sia stato troppo rapido e quindi non partecipativo, producendo una sottorappresentazione di tutte le forze di opposizione (due su dieci).
La delibera è stata approvata all’unanimità con il voto favorevole dei soli 22 consiglieri di maggioranza presenti, vale a dire con i due terzi del consiglio comunale necessari e richiesti per le modifiche statutarie.
Cinque i servizi che partiranno subito: polizia municipale, statistica, suap (sportello unico attività produttive), informatica e protezione civile. Il progetto vede coinvolti i comuni di Pesaro, Gabicce, Gradara e Mombaroccio. Tre gli organi dell’unione: consiglio, giunta e presidente. L’assemblea sarà costituita da 22 consiglieri, compreso il presidente: ne fanno parte di diritto i quattro sindaci oltre a 4 consiglieri per il comune di Gabicce, 3 per quello di Gradara, 2 per quello di Mombaroccio e 9 per Pesaro (di cui 2 dell’opposizione). La giunta sarà composta dai 4 sindaci, all’interno di essa verrà eletto un presidente che durerà in carica 2 anni e mezzo. Entro un mese i consigli saranno chiamati ad eleggere i rappresentanti all’interno del consiglio dell’unione. Tutti i componenti (presidente, consiglieri e giunta) non percepiranno emolumenti.
Foto Danilo Billi