Grazie Maria Luce per aver aperto il tuo cuore a tutti noi! La tua lettera prova a narrare la lotta che la tua coscienza ha affrontato in quei giorni di fine estate. Chissà quante altre tue coetanee si sono già trovate in una situazione simile. Forse la tua storia è solo la punta di un iceberg invisibile di tante voci mute che nessuno ha mai udito: adolescenti e giovani in cerca di futuro, alla scoperta dei propri talenti, alle prese con il mondo degli adulti e, qui in particolare, con il mondo dello spettacolo. Credo che tutte queste persone ti ringrazieranno infinitamente per aver dato voce anche al loro dramma.
Hai detto un chiaro no ad una richiesta che urtava con la tua coscienza, con la tua visione delle cose: sei rimasta in piedi di fronte a chi sembrava, almeno in quel momento, più forte di te. Forse per tante persone che conoscono o conosceranno la tua vicenda tu sei uscita sconfitta. Ma la vittoria della tua coscienza, nel rispetto richiesto per tutta la tua persona, per la tenerezza del tuo giovane corpo, è un assolo così potente da penetrare anche nelle orecchie più sorde … e ce ne sono molte, tante! Sono le orecchie degli adulti, soprattutto dei maschi. La seduzione del corpo femminile, fortissima per Romeo, perché innamorato da morire, doveva essere mimata sulla scena per restituire ad un pubblico, affamato di intimità e di bellezza, quello che solo una coppia di innamorati può realmente vivere e sperimentare. Hai detto di no per dire sì ad altro che tu conosci nel tuo intimo: sul tuo corpo hai scritto un no per dire un sì. Non hai solo detto un no ma hai scritto sul tuo corpo un sì così bello e potente che nessuna parte o copione prevedeva, almeno di questi tempi. Il mio applauso per questo spettacolo dove il tuo corpo è rimasto celato agli occhi di milioni di spettatori. Non c’è contratto che possa pagare questa verità della tua persona. Sono con te.
Mario Florio