Il cardinale Antonio Maria Vegliò, è stato l’unico pesarese che ha partecipato al Conclave che ha portato all’elezione di Papa Francesco.
“Sono tornato da pochi muniti dall’incontro con il Pontefice nella Sala Clementina, dove ha voluto salutare il collegio cardinalizio. Papa Francesco è una persona eccezionale e già con i suoi primi piccoli gesti, ha dimostrato di essere la persona giusta per condurre la Chiesa nei prossimi anni.
Eminenza, che clima si respirava durante il Conclave?
E’ un avvenimento indescrivibile, ed io unico pesarese, ho potuto conoscere confratelli provenienti da ogni parte del mondo, persone buone, pure e intelligenti. Un bell’ambiente. Mi sembrava essere tra compagni di scuola, con cui ci siamo confrontati nel periodo pre conclave per dibattere sulle problematiche della Chiesa. L’unico fine che noi elettori ci siamo prefissi, è stato il bene per la Chiesa e per il popolo. In questi giorni, uscendo dal conclave, ho letto in alcuni giornali, che per l’elezione del Papa vi erano stati dei contrasti e soprattutto si è evidenziata una mentalità di complotti. In sostanza si vuole vedere l’aspetto politico anche nella Chiesa. Ma in realtà tutto questo non è vero, purché i cardinali sono più bravi, intelligenti e puliti di molti politici italiani. E la nomina di Papa Francesco, è stata dettata dallo Spirito Santo”.
Mons.Vegliò, già conosceva Jorge Mario Bergoglio?
Non ho avuto delle grandi frequentazioni in passato con mons. Bergoglio ma già si parlava molto di Lui, nel precedente conclave. Invece ho avuto modo di pranzare con lui due volte al Santa Marta, durante il Conclave. Ed abbiamo discusso di numerose tematiche legate alla vita della Chiesa: dai problemi morali a quelli bioetici. E anche dopo la nomina a Papa, Francesco, ci è rimasto sempre vicino. Pensate che uscendo dal S. Marta per arrivare alla Sistina è voluto venire con noi in pulmino e partecipare alle nostre conversazioni, perchè ha detto più volte che i cardinali sono i “suoi consiglieri”.
Eminenza, Lei che come Nunzio Apostolico, ha viaggiato molto ed ha conosciuto anche la realtà sudamericana, che cosa si aspetta da un Papa argentino?
Un grande rinnovamento nella Chiesa, che in questo momento ha bisogno di una persona semplice e soprattutto di una testimonianza per tanta gente che ha perso punti di riferimento e valori. E a proposito dell’età, il Papa, questa mattina in udienza ci ha detto: “Noi siamo vecchietti, ma nelle persone anziane vi è tanta saggezza da trasmettere alle nuove generazioni”. Sono certo che il Signore ci ha ispirato un uomo buono e di governo. E per questo ne sono fiero’.
A cura di Paolo Montanari
2 commenti
anche io come tante siamo fieri di Papa Francesco
Ho scommesso sul nome …Francesco; ho indovinato!!!
Ora vorrei essere umile come Lui.