
URBINO – “Entro la fine del mese sarà attivato il sistema di videosorveglianza”. È stato il sindaco Corbucci a sciogliere i dubbi e le voci che corrono ormai da mesi sull’inizio di attività del sistema di videosorveglianza degli accessi durante il consiglio comunale del 13 Febbraio. E la cosa sembrerebbe trovare una conferma nei lavori che sono stati fatti i giorni scorsi alla segnaletica verticale nelle zone di entrata del centro storico: ai vecchi cartelli infatti sono stati sostituiti dei nuovi pannelli che, sotto il numero del “varco”, ossia della porta di entrata identificata da una cifra, hanno scritto tutte le categorie alle quali è permessa l’entrata (invalidi, soccorsi e polizia, carico e scarico e clienti alberghi). Più in basso campeggia la scritta: “Controllo elettronico degli accessi. Informazioni o comunicazione targa per l’ingresso in Z.T.L. telefono 0722 378206”. In particolare nel varco 1, in via Matteotti, è stato sostituito anche il sostegno, con l’aggiunta di un’isola di traffico in plastica molto appariscente ad evitare scontri con guidatori disattenti, specialmente nelle ore notturne, cosa successa in passato svariate volte. Ora però, se effettivamente questa volta il progetto partisse, viene da chiedersi: ma tutto ciò servirà veramente a portare la gente in centro a piedi e in navetta, o decreterà la morte della città murata, scoraggiando la gente ad arrivare a Urbino? Certo è che se si aspettasse l’inaugurazione del nuovo complesso di S. Lucia, con grande parcheggio annesso a dieci metri dalla Porta, le facilitazioni compenserebbero buona parte degli svantaggi. Ma, dopo tanti rinvii, perché accendere proprio adesso, in pieno inverno, con l’attività accademica del secondo semestre appena ripresa, le macchine fabbrica-multe tanto chieste quanto temute?
Giovanni Volponi