CUCCURANO – Martedì 12 febbraio, Rebecca Antonioni, 13enne di Cuccurano, è ritornata alla Casa del Padre lasciando tutto il paese attonito e sgomento. Mentre era davanti al suo computer ha avvertito un malore. A nulla sono valsi i tentativi dei medici di rianimarla. Rebecca ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di tutti coloro che l’hanno conosciuta, una ragazza solare e piena di vita. Il prossimo settembre Rebecca avrebbe dovuto ricevere il Sacramento della Confermazione.
Riportiamo, di seguito, il ricordo di Andrea Ordonselli educatore della parrocchia di Cuccurano
“Signore da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna”. Questa secondo me è la frase che per eccellenza dimostra il senso di smarrimento nel Vangelo di Giovanni.
Smarriti siamo infatti per la morte di Rebecca, cresimanda 13 anni, risalita al Padre all’improvviso.
Non c’è una spiegazione, non si può, nessuno per lo meno dovrebbe cercare una risposta logica ad un fatto simile, non c’è, è impossibile.
Purtroppo c’è qualcosa più grande di noi e non possiamo fare altro che accettare ciò che ci viene posto innanzi, siamo troppo limitati, l’uomo è limitato.
Tante volte il dolore, la rabbia trovano sfogo o soddisfazione quando si trova un colpevole, “Perché il Signore ha fatto questo?”; non è il Signore, risposta non c’è.
Raccogliamoci in preghiera, nella vicinanza alla famiglia alla quale la scomparsa ha lasciato un grande vuoto, cerchiamo di colmare tutto questo, perché l’assenza di un’adolescente porta silenzio in casa.
Rebecca mi aveva confidato di voler fare la scrittrice da grande, una ragazzina che già dimostrava di avere grandi doti dialettiche, insieme ad altre capacità.
Avrebbe potuto fare tante cose qui Rebecca, ma sicuramente ora si adopererà per un progetto molto più grande, per noi incomprensibile, ma che ha la sua importanza, ora ha sicuramente un ruolo non poco importante, rispetto a questo mondo che vive di ricordi ed è ignaro del futuro.
Ricordiamola così. Ciao Rebecca.