«La cosa più bella che mi è accaduta nella vita è la nascita di mia figlia Letizia, che è Down». Così la pesarese Ester Di Paolo ha introdotto, lo scorso 10 febbraio, l’incontro con il Prof. Pierluigi Strippoli, responsabile del Laboratorio di Genomica del Dipartimento di medicina Specialistica dell’Università di Bologna. L’appuntamento con lo scienziato, impegnato da anni nella ricerca sul cromosoma 21, si è svolto presso la Rotonda Bruscoli ed ha visto la presenza di 280 persone.
SULL’ESEMPIO DI LEJEUNE
In un pomeriggio della scorsa estate, mamma Ester viene a sapere che a Bologna c’è qualcuno che studia la sindrome di Down. Si incuriosisce trova la via giusta che la conduce al prof. Strippoli. Dopo un primo contatto telefonico lo incontra al Meeting di Rimini, dove è allestita una mostra sulla storia e le scoperte del Prof. Jérôme Lejeune, il più grande genetista del novecento, che ha dedicato la vita ai bambini down, alla ricerca sulla trisomia 21 e alla sua cura.
La storia del prof. Jérôme Lejeune si è incrociata due anni fa, con la vita del prof. Strippoli. Si occupava di tutt’altro fino a quando la sua professoressa di Genetica, allieva di Lejeune, gli parla delle sue ricerche, proponendogli di riprenderle. Strippoli dapprima rifiuta l’invito, poi accortosi che la ricerca sulla sindrome di Down era ferma, decide di iniziare la sua avventura con un gruppo di ricercatori dell’Università di Bologna. Da allora il Prof. Strippoli (marchigiano di Fermo), non lascerà più questo filone di ricerca, nonostante la difficoltà a reperire fondi e gli ostacoli con cui dovrà fare i conti. Decisivo sarà l’incontro a Parigi con i responsabili della Fondazione Lejeune, che tengono vivo il ricordo e le scoperte del grande genetista francese. Toccante l’incontro con la moglie oggi ottantacinquenne che mostra a Strippoli tutti i libri del marito, e lo esorta a visitare i pazienti Down. Strippoli rimane segnato da questo invito e decide, a 48 anni, di seguirlo, iniziando a visitare i pazienti Down, per conoscerli da vicino. Vive un’esperienza professionale e umana incredibile, vicina a quella che il Prof. Lejeune faceva quotidianamente con i suoi pazienti.
E COSI’ PERSE IL NOBEL
Dal 1959 al 1969 per le sue ricerche, Lejeune era stato riconosciuto come il più importante genetista al mondo, consulente mondiale della Sanità e titolare dell’unica cattedra di Genetica esistente. D’improvviso le sorti di quest’uomo cambiarono quando nel 1969 dichiarò pubblicamente che i medici stavano sbagliando tutto orientandosi verso la diagnosi prenatale e l’aborto selettivo, anziché cercare la cura delle malattie genetiche. Questa affermazione gli fece perdere il premio Nobel e da quel momento divenne un “appestato”, isolato dall’ambiente scientifico e perseguitato nel mondo. Sui muri dell’Università si leggeva: “A morte Lejeune e i suoi “mostriciattoli”, ma queste forme di persecuzione, non lo fermarono. «Non combatto per me – diceva – ma per i miei pazienti». Un giorno una mamma gli portò suo figlio Down, che aveva ascoltato un dibattito televisivo sull’aborto e avendone capito le conseguenze, aveva iniziato a piangere disperatamente senza fermarsi. Al prof. Lejeune disse queste testuali parole: «Vogliono ucciderci, siamo troppo deboli, devi difenderci tu».
FORSE UNA MOSTRA A PESARO
Il medico, di profonda fede cristiana, aveva compreso che la sua ricerca portava la scienza a dover scegliere tra la vita e la cura dei malati o la morte di embrioni indifesi. Oggi il prof. Strippoli continua sulla scia di Lejeune, la ricerca di cure per le persone affette da sindrome di Down, e in questo suo percorso ha incontrato numerose mamme come Ester Di Paolo. Ieri Lejeune desiderava guarire i suoi piccoli pazienti, oggi Strippoli prosegue e sviluppa la sua ricerca. Il racconto dalla viva voce del prof. Strippoli e del suo legame con Lejeune ha lasciato un segno in tutti i presenti tra i quali il Sindaco di Pesaro Ceriscioli, le Associazioni Sindacato delle Famiglie, il Cav, il Centro Culturale Città ideale, e tanti pesaresi.
Nel corso della giornata sono state raccolte offerte per la ricerca del Prof. Strippoli. Ester Di Paolo infine ha proposto di allestire a Pesaro la Mostra sulla storia del Prof. Lejeune, medico cristiano per il quale la Chiesa ha avviato la causa di beatificazione.
1 commento
Ciao,sono il nonno di una bambina di quasi 7 mesi con sindrome da delezione del braccio lungo del cromosoma 13.
La bambina è attualmente ricoverata c/o la pediatria d’urgenza del S.Orsola diretta dal Prof. Filippo Bernardi.
Chiedo se è utile l’indagine genetica approfondita.
Cell.3338488943
Bruno di Cesena (Comunità di C.L.)