Ultimamente ho assistito allo scempio compiuto ai danni di quel bambino di Cittadella di Padova. La causa di tutta quella sofferenza è dovuta sostanzialmente ad una relazione fatta da uno psichiatra dalla penna facile che, con poca competenza, ha diagnosticato una pseudo patologia di nome “PAS”. Si tratta della sindrome da alienazione genitoriale (Parental Alienation Syndrome) che, nello specifico, è risultata, dopo varie indagini, inesistente.
Il caso di Padova mi ha provocato tanta rabbia, perché oltre ad aver creato dolore al bambino, alla sua mamma e a tutta la sua famiglia, mi ha fatto ricordare quanto disagio può provocare una relazione scritta da chi dovrebbe aiutarti ed invece ti distrugge la vita in un attimo.
Mi è tornata in mente una storia analoga, con la differenza che la persona rovinata non era un bambino. E’ successo che un uomo, dopo anni di tossicodipendenza, era finalmente riuscito ad entrare in una comunità di recupero. Con fatica era uscito dal tunnel della droga.
Poi, durante il percorso riabilitativo, mentre scontava un residuo di pena in regime di affidamento in prova per un reato commesso molti anni prima, ha conosciuto una psicologa con la quale ha intessuto una relazione sentimentale. Dopo averle dichiarato amore, stanco di doversi nascondere agli occhi di tutti, decide di confidarsi con la responsabile della struttura, sua psicoterapeuta e affermata psichiatra.
La dottoressa in questione, invece di aiutarlo a ristabilire un equilibrio interiore, ha preso la “penna” e ha pensato bene di scrivere una relazione al magistrato di sorveglianza accusando l’ospite della comunità di essere disonesto perché, facendo sesso con la psicologa, aveva infranto le regole e pertanto doveva essere rivista la sua permanenza in comunità. A seguito di quella nota il ragazzo è stato di nuovo riportato in carcere.
Adesso qualcuno mi dica qual è stato l’aiuto che questa psichiatra ha reso a quel povero ragazzo. Spesso, a parer mio, si dà troppo potere a persone che si ritengono autorevoli a prescindere. Mi domando perché non si cerchi di approfondire la verità. Si eviterebbero così giudizi affrettati, soprattutto quando si tratta di persone pregiudicate e di conseguenza non credute.
Per la cronaca, quel povero ragazzo (che sono io), a seguito di quello scritto, sta finendo di scontare la sua pena senza avere più diritto a nessun tipo di beneficio perché, ad ogni sua richiesta, torna alla luce quella relazione che inevitabilmente influisce sul suo futuro.
Succederà anche a quel povero bambino innocente? Per il resto della sua vita soffrirà per colpa di uno psichiatra incompetente?
SPARTACO