Dopo un mese di corso formativo per aspiranti giornalisti e settimane
di preparativi, inizia la nostra avventura. Sotto la guida dei nostri
“magnifici” redattori, anche noi siamo una redazione, composta da varie
personalità che già hanno proposto diversi argomenti interessanti.
Non vogliamo commettere l’errore di fare il passo più lungo della gamba. Con
questo numero uno ci limitiamo a presentare il nostro giornale. Il pensiero
principale che accomuna tutti noi è il poter avere un colloquio con l’esterno,
raccontando le problematiche e le difficoltà che incontriamo quotidianamente.
Esprimeremo le paure, le speranze e i sogni che vivono in noi. Cercheremo
di raccontarvi questo luogo che non è solo un edificio dove sono reclusi i
cattivi, ma anche un istituto dove esistono persone che tra un’angoscia e una
speranza, aspettano la fine della propria condanna per potersi reintegrare
nella società. Nella vita si può cadere, ma si ha il diritto di avere un’ altra chance per riprendersi la propria vita. Ed ecco che questo strumento sociale ci dà l’opportunità di raccontare la vita carceraria, portando riflessioni e sfatando quei luoghi comuni che non aiutano né voi né noi a comprendere questo mondo. Aiutateci a migliorare.
La redazione
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