Al Pelingo, dove p. Elvio era nato un secolo fa, si è vissuta un’intensa mattinata di studi per ricordare “le opere e i giorni” di questa fulgida stella della nostra terra e per riflettere sul tema quanto mai attuale dell’evangelizzazione
Sabato 15 giugno si è tenuto al santuario del Pelingo un convegno sul missionario Comboniano, nativo del Furlo, Padre Elvio Gostoli, per il centenario dalla nascita. Presenti l’arcivescovo mons. Sandro Salvucci, mons. Sandro De Angeli di ritorno dall’Uganda per un periodo di riposo e altre personalità quali il sindaco di Acqualagna, la rappresentante del Gruppo Amici di Padre Gostoli del Furlo e naturalmente don Gianluigi Carciani parroco del Pelingo. Relatori al convegno sono stati, oltre a don Sandro (anche moderatore), padre Piergiorgio Rossi e Padre Giorgio Padoan missionari della sede comboniane di Fano. Il pubblico presente ha ascoltato con interesse prima i saluti di don Gianluigi padrone di casa, del sindaco di Acqualagna, amico di padre Elvio fin da bambino e l’intervento di mons. Salvucci, che ha seguito dall’inizio alla fine il convegno ed ha sottolineato la missionarietà al contrario che oggi porta tanti giovani preti di colore nelle nostre diocesi a sostegno della nostra chiesa.
Gli interventi. Interessante la storia di Padre Elvio tracciata da don Sandro De Angeli che oltre ad aver incontrato padre Elvio tante volte in Karamoja (Uganda) ha anche raccolto in questi ultimi mesi testimonianze di chi in Karamoja ha collaborato con questo grande missionario Comboniano che ha passato in quella regione quarantacinque anni, dopo i dieci in Sud Sudan. Seguita con attenzione è stata la “lezione” di padre Padoan (Comboniano per 23 anni in Brasile) sul ”rinnovamento dello spirito missionario” a partire dai tempi di Padre Elvio ad oggi. Prima si andava in missione per battezzare…e salvare le anime, poi per salvare la gente dalla fame e portare il vangelo in quei luoghi di missione, oggi si va in missione “ ha detto padre Padoan “per migliorare noi stessi e la nostra comunità di appartenenza.” Padre Piorgiorgio Rossi (39 anni in Uganda) come missionario comboniano, ha tracciato la storia della missionarietà nella diocesi di Urbino con numeri e notizie che hanno dato il senso della povertà di vocazioni missionarie dei nostri giorni. “Bisogna rivolgersi ai laici “ ha detto il padre comboniano.
La pubblicazione. E’ stata infine presentata la terza edizione del libro su Padre Elvio, che racchiude i ricordi, scritti di suo pugno (già editi nel 2002 e nel 2004, lui in vita, dal gruppo di Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo Onlus di Apsella Pesaro) sulla sua lunga vita missionaria. Nella terza edizione del libro, presentata da Valentino Pretelli (Consigliere-segretario del Movimento AM&CD) scorrono veloci, intense e piacevoli le avventure e le tante fatiche che lo hanno accompagnato in cinquantacinque anni di Africa. Prima tra i Madi e Mundari del Sud Sudan, poi tra i Karimojong del Nord-Est Uganda tra i quali ha passato oltre 45 anni. A questa terza edizione sono state aggiunte le testimonianze di chi lo ha conosciuto ed ha collaborato con lui in Uganda. Particolarmente toccanti, nel libro, sono le numerose testimonianze dei suoi “catechisti” Karimojong, suoi stretti collaboratori per tanti anni nella evangelizzazione e promozione umana portata avanti da padre Elvio in quella povera ed arida regione africana. Ora Padre Elvio riposa a Moroto, nel piccolo cimitero dei Comboniani, per continuare a “vivere” tra i suoi Karimojong. Grazie Padre Elvio.